Viaggio a Bucarest per Papa Francesco che è ritornato sulla questione migranti: “I romeni arricchiscono i Paesi in cui sono emigrati”.
BUCAREST (ROMANIA) – Viaggio in Romania per Papa Francesco. Il Pontefice è arrivato questa mattina (venerdì 31 maggio 2019) a Bucarest e durante l’incontro con le autorità locali ha parlato dei migranti: “Questo fenomeno ha coinvolto diversi milioni di persone – sottolinea Bergoglio citato dall’ANSA – che hanno lasciato la casa e la Patria per cercare nuove opportunità di lavoro e di vita dignitosa“.
Il Papa nel suo discorso ha lanciato una nuova sfida a Matteo Salvini: “Rendo omaggio ai sacrifici di tanti figli e figlie della Romania che, con la loro cultura, il loro patrimonio di valori e il loro lavoro, arricchiscono i Paesi in cui sono emigrati, e con il frutto del loro impegno aiutano le loro famiglie rimaste in Patria“.
Papa Francesco in Romania: “La vocazione più nobile a cui uno Stato deve aspirare è farsi carico del bene comune del suo popolo”
Papa Francesco durante il suo discorso alle autorità locali ha ribadito la sua posizione sui migranti: “Quanto più una società si prende a cuore la sorte dei più svantaggiati, tanto più può dirsi veramente civile. La vocazione più nobile e a cui uno Stato deve aspirare è farsi carico del bene comune del suo popolo“.
“E’ necessario – conferma il Pontefice – costruire una società inclusiva, una società dove i più deboli, i più poveri e gli ultimi non sono visti come indesiderati, come intralci che impediscono alla macchina di camminare ma come cittadini e fratelli da inserire a pieno titolo nella vita civile“.
Papa Francesco in Romania, il messaggio a Mattarella
Prima della partenza Papa Francesco ha inviato il consueto telegramma al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “Nel momento in cui mi accingo a partire per il viaggio apostolico in Romania, mi è gradito rivolere a lei signor Presidente e a tutti gli italiani il mio affettuoso e beneaugurante saluto, che accompagno con ogni più cordiale ed orante auspicio di pace e serenità“.